L’utilizzo delle soluzioni di videosorveglianza in cloud è spesso ostacolato da false credenze o concetti che sembrano veri e poi in realtà non lo sono. Vediamo quali sono e sfatiamo questi miti una volta per tutte.
1- Il cloud non è sicuro
L’utilizzo di un servizio in cloud è spesso più sicuro rispetto a soluzioni locali che potrebbero essere obsolete o prive di protocolli di sicurezza. Inoltre, i servizi cloud pubblici hanno protocolli di sicurezza che garantiscono che i dati siano crittografati e protetti.
2-Le soluzioni in cloud hanno senso solo per le piccole imprese
Ci sono provider cloud che si concentrano sulle piccole e medie imprese e altri che propongono offerte per i mercati di livello medio e aziendale. Inoltre, anche i clienti più grandi possono trarre beneficio dal cloud, soprattutto quelle organizzazioni che hanno diversi siti distribuiti e che hanno intenzione di espandersi in futuro.
3-Il cloud consuma banda
I fornitori dei servizi di videosorveglianza in cloud e i produttori di telecamere escogitano continuamente modi per ridurre la quantità di larghezza di banda utilizzata. Le tecnologie di compressione si evolvono continuamente ed esistono anche piani di utilizzo della banda a orari pianificati per evitare sovraccarichi.
4- Il cloud non è affidabile
Una soluzione in cloud richiede poco o nessun hardware e la manutenzione può essere eseguita da remoto. Ciò significa che, non appena vengono scoperte delle vulnerabilità, queste possono essere affrontate quasi in tempo reale. Inoltre, ci sono dei dispositivi di sicurezza nel caso in cui il server non funzioni.
5- Servono gli “specialisti del cloud”
Le soluzioni di videosorveglianza in cloud sono progettate pensando alla facilità d'uso. La maggior parte utilizza una piattaforma di gestione intuitiva e incentrata sul cliente.
Concludendo possiamo affermare che le soluzioni in cloud sono agili ed efficienti in termini di costi e, richiedendo una manutenzione hardware minima, sono più facili da gestire rispetto ai server locali.
