In questo momento, purtroppo, l’utilizzo delle mascherine è diventato la normalità. È una forma di protezione, soprattutto per i medici e per chi assiste i malati, ma non solo. Noi tutti ci auguriamo che questa situazione torni presto alla normalità ma nel frattempo molti continuano a usare la mascherina anche in ambienti in cui la sicurezza è fondamentale come: trasporti, sanità e governo.
E come possiamo garantire la sicurezza attraverso il riconoscimento facciale anche quando le persone indossano le mascherine? Con la tecnologia ovviamente. E in questo caso, quella di Herta Security.
Herta sta lavorando su una nuova versione dei suoi algoritmi di riconoscimento facciale in grado di identificare correttamente le persone che indossano le mascherine. Lo sviluppo è iniziato prima dell’emergenza Coronavirus e ovviamente ora diventa ancora più importante. Basati sul deep learning, gli algoritmi di Herta forniscono tassi di identificazione molto elevati, soprattutto nell’attività di verifica dell'identità. La loro affidabilità è molto elevata perché si concentrano nella zona degli occhi, la parte che più differenzia il viso umano.
Il lancio di questo software è fondamentale, per esempio, per l'identificazione dei passeggeri nelle frontiere o nei luoghi in cui è attivo il controllo accessi o il sistema di verifica dell'identità. La persona non dovrà rimuovere la mascherina per farsi riconoscere dal sistema automatico. Così si eviterà la possibilità di contagio o di allungare i tempi di attesa.
Molto importante sarà anche la sua applicazione nei futuri eventi, negli stadi e durante i Giochi Olimpici 2020 (che già hanno deciso di adottare il sistema di riconoscimento facciale).
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